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sabato 2 novembre 2013

A degustare l'olio nuovo in vespa!!!

A degustare l'olio nuovo in Vespa!

Рождение оливкового масла (фоторепортаж)

(Russian Version)

Monte San Savino 1° novembre 2013;
Dopo le recenti inondazioni del 21 ottobre 2013 il clima rimane insolitamente mite e le temperature continuano a superare i 20 gradi! Non ricordo di aver mai trascorso in passato questo periodo dell'anno a temperature così gradevoli e con questo abbigliamento. Dobbiamo approfittarne allora, perché poi di giornate così, da trascorrere insieme in sella alla vespa ce ne saranno davvero poche fino alla prossima primavera. Un giro breve nella nostra vallata (la Valdichiana ) andrà benissimo, non so bene dove, ma partiamo nel primo pomeriggio con a disposizione soltanto un paio d'ore di luce.



Negli anni, dopo un lungo girovagare in Vespa mi sono accorto che il miglior giro possibile non debba mai andare oltre i 150 km se si vuol davvero godere di tutte le bellezze che ci offre la zona che si è deciso di visitare. La Vespa per me è lentezza, calma, sosta, riflessione, chiacchiere con la gente del posto, è il mezzo che ti porta ovunque e si infila in ogni buco senza mai dar fastidio, anzi, attira sempre simpatia e mette a proprio agio coloro che gentilmente si offrono ad uno scatto fotografico!

Oggi non corriamo certo il pericolo di superare questa soglia e andiamo a ruota libera baciati dal sole verso Cesa, poi  dopo il Canale Maestro della Chiana verso Castiglion Fiorentino. Ma prima una veloce sosta al "Parco della Creatività" in località Misericordia dove è nato Roberto Benigni e dove si trova il monumento a lui dedicato. 
Lungo la strada si vedono ancora i segni lasciati dalla recente alluvione. 


Monumento a Roberto Benigni

Proseguiamo lenti e la Vespa svolta verso nord in direzione Arezzo. Lungo la strada vediamo tanta gente intenta a raccogliere le olive, queste colline infatti regalano un olio tra i migliori della Toscana! 
Ci inerpichiamo per una stretta stradina in mezzo agli uliveti, da queste parti c'è un frantoio e spero di farci una visita. Natalia infatti è molto incuriosita da questo procedimento al quale non ha mai assistito, vuol vedere come si trasformano in breve tempo le olive nell'ottimo condimento sempre indispensabile nelle ricette toscane, e in verità anch'io non metto piede in un frantoio da molti anni! Ci arriviamo finalmente dopo aver seguito un omino con l'auto e il rimorchio pieno di cassette colme di olive! 
Ma purtroppo è deserto e sembra essere chiuso :-(




Si torna indietro e si prosegue verso Arezzo, in strada c'è il piccolo paese di Policiano famosissimo per l'olio, qui sicuramente ci sarà un'altro frantoio e infatti proprio lungo la strada 71 umbro-casentinese-romagnola (l'arteria che collega Ravenna a Montefiascone in Lazio) vediamo le insegne "l'olio nuovo" del frantoio Cacioli. In questo periodo i frantoi sono aperti 24 ore su 24 e lavorano a ritmi vertiginosi per accontentare i clienti che dalle zone limitrofe portano il loro raccolto. Ci accoglie un signore gentilissimo che si affretta a farci degustare l'olio della zona su calde fette di pane; le "bruschette"! 






Perfetto, squisito, allora si decide di comprare un po' di questo verdissimo nettare e fare una visita al frantoio. L'olio extravergine di oliva è quanto di più sano la natura abbia da offrire! A differenza di altri alimenti come il vino e il formaggio che hanno bisogno di lunghi procedimenti di trasformazione, qui si vede come in pochi minuti le olive da semplice frutto diventano olio, senza aggiunta di chimica o altre diavolerie, ma soltanto con procedimenti meccanici a freddo. Le macine in pietra poi non me le aspettavo, evocano immagini di millenni fa! La pasta di olive una volta uscita dalle macine passa in un separatore centrifugo che divide l'acqua dall'olio e il gioco è fatto! Molto interessante, un profumo inebria l'aria e ti fa dimenticare il caos dei macchinari, inoltre tutto è moderno e l'igiene è impeccabile!
Semplicità e tradizione sono oggi aiutate dalla tecnologia per mantenere inalterati i profumi e le proprietà organolettiche.



1) le olive scendono in questo macchinario che le separa dalle foglie



2) le olive pulite scendono da questo tubo per finire nelle macine a pietra




3) le macine schiacciano le olive riducendole in poltiglia.



4) dopo la macinatura ecco la pasta di olive


5) in questo macchinario avviene la separazione tra olio, acqua e scarti



6) infine ecco il prezioso nettare, l'olio nuovo extravergine di oliva che dopo un ultimo filtro è già pronto per essere consumato!!

Affascinante, bellissima esperienza per entrambi! Sono tutti molto gentili e possiamo aggirarci per il frantoio senza disturbare il loro lavoro e facendo foto. Ci spiegano le varie fasi della lavorazione e ne siamo entusiasti. Ora non resta che fare il nostro piccolo acquisto prima di tornare in sella!






12 euro al kg possono sembrare tanti ma ne è valsa davvero la pena! C'è comunque la possibilità di comprare questo olio anche sfuso e spendendo meno portando un proprio contenitore da casa, molto meglio se bottiglie di vetro scuro (l'olio non deve mai essere tenuto alla luce!) oppure recipienti di acciaio inox.
Si riparte per il nostro giro, adesso il frantoio nonostante la giornata festiva è invaso da tanta gente con le proprie olive e da curiosi come noi! Torniamo indietro per qualche km e da Rigutino tagliamo in due la nostra bella Valdichiana percorrendo la strada provinciale dell'Infernaccio fino a Montagnano, un lungo rettilineo che termina proprio di fronte alla villa della fattoria di Fontarronco.
In mezzo c'è il "Canale Maestro della Chiana" che ha contribuito con la sua mirabile realizzazione alla bonifica della nostra vallata che secoli fa era una malsana palude. Oggi è stato fatto anche un grande lavoro di valorizzazione del nostro territorio con il "Sentiero della Bonifica", un percorso cicloturistico chiuso ai mezzi a motore che va dalla confluenza della Chiana con l'Arno (a nord di Arezzo), fino al lago di Chiusi in provincia di Siena.
http://www.sentierodellabonifica.it/

Si torna verso Cesa e si decide di fare una sosta caffè alla nostra pasticceria preferita; da Fabio e Gianni, Ovviamente è impossibile che poi non ci scappi qualche pasticcino!!


strada dell'infernaccio


sentiero della bonifica



Valdichiana




Pasticceria da Fabio e Gianni

Inizia a rinfrescare e il sole è ormai al tramonto! Non faccio quasi mai un giro percorrendo le stesse strade e così gironzoliamo lenti fino a Marciano della Chiana. In questo paesino ho tanti piacevoli ricordi, 30 anni fa infatti poco dopo aver comprato la Vespa, venivamo e rimanevamo qui praticamente ogni sera con gli amici grazie al fascino delle ragazzine locali! Lo racconto a Natalia che si mette a ridere immaginandomi playboy in erba con i capelli lunghi e senza casco! Ma le cose in realtà non stavano proprio così! Noto con piacere come sia cambiato da quei tempi; un bel parco ha preso il posto di un vecchio campo sportivo sgangherato e la rocca con la torre sono stati ben restaurati e valorizzati. Il nostro bar invece non esiste più e tante nuove case sono sorte tutte intorno. A casaccio scendo verso il cimitero e giungiamo sulla strada "del Vallone" lungo il torrente Esse che è quasi buio. Anche qui interruzioni e i segni della recente alluvione, ancora pochi minuti e saremo di nuovo alla base con tante belle immagini e sensazioni positive.
Ma prima compriamo tre pizzette che ci vengono confezionate in una scatola per veri vespisti chiudendo golosamente il cerchio!
E' stata proprio una bellissima giornata, vissuta da "turisti in casa" alla scoperta delle nostre bellezze che purtroppo talvolta sfuggono al nostro sguardo distratto e frettoloso, a dimostrazione di come ci si possa divertire con pochi soldi e qualche litro di benzina senza dover necessariamente arrivare alla fine del mondo!




Marciano della Chiana


Marciano della Chiana



Verso casa..


ultima sosta golosa!

Mappa del giro


                                
Visualizzazione ingrandita della mappa

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