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sabato 5 gennaio 2013

Grecia e Turchia in Vespa 2005 (nuova versione!)


Finalmente il sogno si è avverato, da anni volevo fare questo viaggio stimolato soprattutto dalle imprese dell'amico reggiano Maver e dal grande Giorgio Bettinelli! Una sera d'inverno a casa mia è stata fatale per l'amico Branda che si è messo a sfogliare curioso i libri del grande Giorgio iniziando con "IN VESPA OLTRE L'ORIZZONTE" raro e splendido libro fotografico che invoglierebbe al viaggio anche il più sedentario, proseguendo poi  con "IN VESPA DA ROMA A SAIGON" e "BRUM - BRUM". 




Questi ultimi ovviamente se li porta a casa e li divora in pochi giorni!! 
-Devo assolutamente trovare una vespa!- 
Ho capito...i libri sopra citati lo hanno stimolato, anzi totalmente rincoglionito!! 
Ha già una bella moto che gli consente di andare dovunque, perché vuole complicarsi la vita?
-Guarda che non è facile trovare un buon mezzo di questi tempi, sparano delle cifre da pazzi e la moda della vespa ha stravolto tutti i mercati, non so proprio che dirti!-
 E lui mi fa : - ad Agosto si va a ISTANBUL in vespa....ripeto...ISTANBUL!!!-
Io ero scettico!
Una bella SPRINT VELOCE 150 del 1969  giace ferma da 10 anni nella cantina di un omino che abita in un paese vicino, dopo una rapida contrattazione sarà sua a fine Maggio per poche centinaia di euro.
Poi dopo una piccola messa a punto si presenterà in sella alla sua nuova (si fa per dire!) Vespa al  matrimonio di un'amica!! Tutti a ridere e prenderlo in giro, ma lui replica convinto:
- Io con questa ci vado a ISTANBUL!!!-
Avrete capito che questo non sarà il solito resoconto di viaggi alla Scerpe! 
Niente itinerari o quasi, niente dettagli maniacali ma solo un condensato di tutte le emozioni che mi torneranno in mente descrivendo le due fantastiche settimane di Vespa on-the-road! 



Preparativi non ne abbiamo fatti e test neppure, solo un giretto di 150 km nel senese per vedere come si sarebbe comportata la Sprint nell'attesa di macinare oltre 3000 km!! 
Semplicemente ridicolo!!! 



Siamo partiti con lo spirito di chi va al mare per il fine settimana, senza un itinerario preciso e con i soli biglietti della nave andata e ritorno!
 Erano 10 anni che Io e Branda non facevamo una vacanza insieme, potevano venir fuori strada facendo incomprensioni e problemi vari che fortunatamente non ci saranno, anzi sarà l'inizio di una ritrovata e forte amicizia e tanto divertimento, soprattutto per me che vivevo da anni in un certo torpore!
Lui si definisce Giorgio di Giorno e Flavio di notte e faceva coniugare queste due anime per certi versi opposte, alla perfezione!
Il mio bagaglio è ridotto al minimo (dopo tanti viaggi in vespa ho imparato a portarmi solo lo stretto necessario!), il suo invece (e diceva gli sarebbe bastato un Invicta!) è esagerato e fa sembrare la sua Vespa un carro di carnevale! 
IL 5 Agosto si parte, ma dopo soli 40 km ecco il primo incontro con un vespista solitario di Torino in giro per l'Italia.




Poi ricco pranzo a base di pesce ospiti in casa  MAXT5 in quel di Fabriano!
Grazie Nando!



Alle 16.00 siamo ad Ancona pronti per salpare con la Superfast  Ferries verso Igoumenitsa. 
La serata a bordo sarà piuttosto movimentata, base di metaxa, ouzo e birra in compagnia di tanti motociclisti!! Che spettacolo fare amicizia con la gente più disparata...e siamo soltanto all'inizio!






Il viaggio proseguirà senza intoppi. 
Dal secondo giorno (dopo un temporale da paura sul Katara pass!) nemmeno una goccia cadrà dal cielo e la temperatura sarà sempre gradevole! Poi le serate di divertimento, gli incontri e le bevute si ripeteranno ogni giorno nonostante la stanchezza e gli occhi incrinati che sembrano chiedere: -voglio andare a letto!!!- 
E invece no, sempre con il gas spalancato e la Turchia più vicina!






Beh...con le foto siamo arrivati quasi al confine Turco, ma in mezzo ci sono circa 1000 km percorsi in gran parte sulle autostrade greche. Nessun problema, basta rimanere sulla striscia della corsia di emergenza e non ci travolge nessuno! Sarà per il fatto che è domenica e c'è poco traffico! Trikala, Larissa, Salonicco e pernottamento a Kavala con serata tranquilla nel dopo cena, siamo davvero cotti oggi! 





Il giorno dopo mentre carichiamo di nuovo i bagagli, il portiere dell' hotel ci informa che un'altro vespista italiano ha passato la notte nello stesso ed è già partito anche lui alla volta di Istanbul!!  
Facciamo il pieno, e Tasos del vespa club locale appena ci vede viene subito a salutarci e a darci consigli sul viaggio. Grazie a lui e alle sue dritte finiremo più avanti sull'isola di Lesvos, che useremo come tappa di ritorno per un piacevole soggiorno tutto sole e mare! Oggi è il gran giorno dell'ingresso in Turchia!!
Si vede dalle nostre facce sorridenti quanto è bello quello che stiamo facendo?!! 




Branda con il camionista Iraniano
Fa caldo, il culo e la schiena in certi momenti sono davvero a pezzi, eppure mai un attimo di nervosismo e mai una discussione, ma un entusiasmo sempre crescente e un feeling che si consolida chilometro dopo chilometro!! E pensare che siamo così diversi; io personaggio tranquillo e uomo diurno anti - vita mondana, lui pazzo scatenato animale della notte e frequentatore di locali!! Gli amici che ci conoscono bene avevano scommesso che ci saremmo mandati a cagare prima dell'arrivo ad Ancona!!







Ma sbagliavano!!!! Contro ogni previsione i due infaticabili amici arrivano in gran forma alla frontiera turca! Dopo il primo rapido controllo della polizia greca, arriviamo sul lato turco, io rimango a guardia di mezzi e bagagli, Branda invece si incarica di sbrigare le formalità doganali che dureranno quasi due ore!! 
Vedo Branda girare come una trottola, passare da un un gabbiotto ad un ufficio, poi a un tavolo dove fanno timbri!! Dopo un po' sparisce, ma eccolo tornare con tre funzionari, una donna e due uomini...mhhh...che problemi ci saranno adesso??? Dilemma presto svelato, il libretto della Sprint Veloce che accompagna la vespa da 36 anni è sempre lo stesso, originale e scritto a penna!! Non avendone mai visto uno simile, per loro era logico trovarsi in mano uno di quelli più recenti e stampati al computer (come quello del mio PX per intenderci!!). Branda si affanna a spiegare che è un pezzo storico quasi da antiquariato, loro invece vogliono vedere il numero di telaio, ma noi non sappiamo neppure dove sia!!! Alla fine quello che sembra essere il capo, si siede in sella e fa finta di guidare la coreografica sprint molleggiando e piegando come un ragazzino, poi scoppiano tutti in una gran risata e (forse in turco ci mandano simpaticamente a quel paese!) finalmente arriva l'agognato timbro sul foglio che accompagnerà i nostri fedeli insetti per tutta la durata del passaggio in Turchia!!




Ci siamo!! Attraversato il delta del fiume che forma una grande zona umida sorvolata da cicogne e fenicotteri, arriviamo ad  Ipsala e al primo semaforo rosso ne approfittiamo per comprare da un ragazzino delle ottime e croccanti ciambelle ai semi di sesamo!! Mhhh....avevamo proprio fame! A Kesan altra sosta e facciamo il punto della situazione, telefoniamo a Guido (il nostro meccanico!) e decidiamo dove andare!!!! 
Si perché mi ero dimenticato di dirvelo, il sottoscritto non aveva nessuna intenzione di farsi ingoiare da una megalopoli come Istanbul e contava strada facendo di convincere il neo vespista a scendere verso la costa Egea in direzione Kanakkale.
Macché, niente da fare!!! Il Branda è determinatissimo e dice: - Ma sei matto?!! Io devo spedire un sacco di cartoline da Istanbul!!!!-
OK, proseguiamo per questa dritta e monotona strada che al momento ci offre alla vista solo la novità dei tanti minareti!


scerpe e gli addetti dell'hotel a Silivri (Tk)

Ma non solo!! Camion vecchi lenti e stracarichi arrancano in salita ed emettono fumate nerissime, poi strani motorini e calessi trainati da asini! Il fondo stradale poi non ammette alcuna distrazione, anche se a quattro corsie e ricorda vagamente le nostre autostrade, ci sono una marea di voragini da evitare e si rischia di finire su pericolosi binari di bitume morbidoso che possono di farci cadere in ogni momento! Comunque tutti gli ostacoli  hanno il merito di tenerci ben svegli su questi stradoni sempre dritti!!! Mai una curva verso Istanbul, impossibile sbagliare, talvolta superati da auto con targa tedesca e francese cariche di famiglie che tornano in patria dopo una vita di lavoro. Siamo adesso in zona Tekirdag e la nostra super-superstrada attraversa la città facendoci ritrovare in mezzo ad un caos di semafori e smog. 
In lontananza alte colonne di fumo nero che forse provengono da discariche in fiamme.
O mio Dio...se è così da queste parti figuriamoci cosa ha in serbo per noi la grande città sul Bosforo!! 
Ci fermiamo un attimo per fare benzina che paghiamo in euro e ci rendiamo conto che costa più che in Italia! Il Branda si incazza pensando che ci abbiano fregato, ma lo stoppo subito perché sul forum di Vespaonline ero stato informato da altri vespisti che le cose stavano proprio in questo modo, strano ma vero! 



Consultando la mappa sembrava che i centri abitati (siamo adesso lungo la costa del Mare di Marmara) fossero pochi, invece è tutto un susseguirsi di case, villaggi e cittadine senza un chilometro disabitato! 
Ed i lavori in corso infiniti??!!! Quasi dimenticavo i frequenti cambi di corsia e i sensi unici alternati a tratti sterrati, senza contare i pedoni che attraversano rischiando la vita!!! Siamo proprio cotti ragazzi, e ormai giunti al tramonto decidiamo di fare tappa in quello che poi scopriremo essere un Hotel-bordello-night club in località Silivri a soli 60 km da ISTANBUL!! E prima di cena una rapida inversione delle gomme osservati dagli addetti dell'hotel che ridono come matti credendoci in panne!








Il vicino ristorante è squallido e l'atmosfera decisamente fredda, gli unici avventori oltre a noi sono due russi che probabilmente aspettano gli incassi delle loro donnine nel locale a fianco!!
La cena comunque è ottima e sperimentiamo una serie di piatti turchi (kebab, insalate varie, borek, pane turco spettacolare!) accompagnati da ayran, la bevanda a base di yogurt frullato con acqua e sale (qui non servono alcolici!). Ma come spesso accade l'impressione negativa avuta all'inizio viene spazzata via dalla estrema gentilezza del proprietario e dei "troppi" camerieri che ci offrono caffè, tè e sigarette a raffica! Nonostante le incomprensioni dovute alla lingua, loro non parlano ne italiano ne inglese, noi non parliamo turco, passiamo un paio d'ore piacevoli e andiamo a nanna dopo aver cambiato i nostri euro con le loro lire turche! Il Branda come al solito tocca il letto e cade in coma profondo, io invece ci metterò un bel po' ad addormentarmi.....
L'indomani si presenta con il cielo grigio e un vento freddo che ricordano novembre! Il microclima è strano da queste parti, complici il mare di Marmara a sud e il Mar Nero a nord, ma confidiamo in un miglioramento nel corso della giornata! Intanto ci buttiamo sulla ricchissima colazione a buffet dell'hotel che onoriamo mangiando praticamente tutto, mischiando dolce e salato, uova sode comprese!! Carichiamo i bagagli, salutiamo camerieri e security dopo la foto di rito e facciamo il pieno. 




Le titubanze che avevo nei giorni scorsi riguardo a Istanbul sembrano svanite! Anzi, la grande metropoli adesso mi attira come una calamita, sono tremendamente curioso e per nulla intimorito, che strano...non vedo l'ora di farmi ingoiare dal suo traffico!!
Allora, il piano per oggi è questo...emh...come sempre i due turisti del "cazo" non hanno piani!! Sanno che arriveranno a Istanbul, ma non hanno la più pallida idea di cosa fare dopo, se tornare indietro, rimanervi per fare i turisti classici o proseguire verso Ankara e la Cappadocia. Questa ultima ipotesi è la più affascinante ma la meno probabile visto il poco tempo a nostra disposizione. Una cosa è certa però, non abbiamo neanche uno straccio di cartina o guida della città che ci attende, solo un sms inviatoci dell'amico Marco con su scritto: -Prendete l'autostrada, dopo aeroporto quando vedete cartello marrone con scritto Topkapi uscite!-  




E allora andiamo all'avventura!! La periferia comincia quasi subito dopo aver passato il casello per il ticket, l'asfalto rispetto al giorno prima è ottimo ma il traffico aumenta chilometro dopo chilometro, dico al Branda di rimanere sempre a vista per non perderci e poco dopo viene speronato da un taxi che lascia un bozzo di vernice gialla sulla valigia rigida! 



Come da istruzioni ricevute usciamo dalla tangenziale appena avvistato il cartello marrone, ci ritroviamo di fronte ad una antica cinta muraria dove ci fermiamo per fare il punto della situazione e chiedere indicazioni per il Corno d'Oro, e come per magia ecco arrivare Yilmaz che appena avvistate vespe e vespisti si ferma con la sua Ford bianca per farci da cicerone!! Incredibile tempismo, neanche ci fossimo dati appuntamento!! Ma chi è Yilmaz?!! Ingegnere e membro del locale vespa club ha in auto il pistone bucato del suo PX150 e ne sta cercando uno nuovo in qualche centro ricambi della zona! Immaginatevi il suo stupore nel vedere due sciagurati come noi che arrivano da "Florence" in vespa nella sua città di 12.000.000 di abitanti! 
Ci sarà di grande aiuto indirizzandoci senza errori verso il centro, poi ci darà il suo numero di cellulare in caso di nostro pernottamento in città promettendoci una serata "Istanbul by Night". Dovrà scappare, ma si farà risentire nei giorni seguenti per sapere di noi quando saremo già a Lesvos e una volta conclusa la vacanza ci manderà placche, adesivi e cartoline. Noi ovviamente ricambieremo con tutti i gadget possibili sulla vespa, cartoline della Toscana e foto!



Yilmaz
Cavolo lo sapevo! Mi sono fatto prendere la mano, e così solo per raccontare la giornata di Istanbul ci vorrebbe una pagina intera! Grazie alle dritte di Yilmaz arriviamo in breve al Corno d'Oro emozionati e soddisfatti! Diventiamo subito parte del traffico che a dire il vero immaginavo molto più incasinato. Abbandoniamo per un attimo il viale lungomare (Kennedy Caddesi) ed entriamo nei vicoli di un quartiere sconosciuto pieno di venditori e mercanzie di ogni genere!




Che spettacolo!!!! Io me ne esco con una stronzata del tipo: - Sarà mica ZTL questa?!!-  E giù una fragorosa risata del Branda!!! Guidare a pieno carico in città mentre si ride a crepapelle non è facile, sarà meglio fermarsi a mangiare qualcosa di fronte alla Moschea Nuova! Ed ecco il secondo incontro del giorno: un'altro vespista del VC Istanbul che appena ci vede viene subito a farci un saluto!


Vespista turco
Fatto un rapido spuntino andiamo a visitare Santa Sofia, la Moschea Blu e il Topkapi!!!! Arrivare sulla vespa in un luogo così spettacolare e ricco di storia credetemi, mette davvero i brividi, non abbiamo parole e rimaniamo come inebetiti da tanta bellezza!! Adesso finalmente un sole abbagliante ha deciso di uscire per  farci ammirare Sultanhamet in tutto il suo splendore! Foto a raffica e chiacchiere con un signore che ci tranquillizza sulla sosta delle nostre vespette  -no problem for turist!!-


Come previsto arriva una comitiva di Italiani che non credono ai loro occhi!!! Complimenti, strette di mano per il nostro viaggio e cinque minuti di gloria per le due piccole star di Sultanhamet!!!!

Branda e il suo nuovo amico a Santa Sofia


Ripartiamo e andiamo al porto di Yenikapi a vedere se c'è un traghetto per Bandirma ( città sulla costa sud del mare di Marmara ),  purtroppo arriva a destinazione alle 22.00 e così decidiamo di fare il giro via terra seguendo le indicazioni per Ankara. -Branda hai comprato le cartoline??? Siamo venuti ad Istanbul apposta!!!-  Il bischero ovviamente si era dimenticato sia delle cartoline che dei francobolli, così  facciamo una breve sosta shopping di fronte al ponte di Galata!! Passiamo nella  zona nuova in mezzo a modernissimi grattacieli  e poi......l'attraversamento del Bosforo sul ponte sospeso (a pedaggio), ragazzi......siamo in ASIA!!!!!!!!!!!!!!!!!






Scerpe Istanbul, non si vedono ma..a sinistra c'è la Moschea Blu, a destra Santa Sofia

Il sole picchia forte e il traffico è caotico, dopo una sosta rifornimento grazie al gentilissimo benzinaio veniamo a sapere del ferry che ci farà risparmiare quasi 200 km ed evitare la grande città di Izmit, colpita anni fa da un devastante terremoto. A Kartal troviamo subito il piccolo porto e saliamo sul battello al volo!!






 Un simpatico addetto ci offre subito un cay (tè) e ci fa da cicerone per tutta la traversata portandoci poi dal comandante e telefonando per noi a Yilmaz, per informarlo sui nostri spostamenti e per il mancato giro notturno di Istanbul. 





Una mezz'oretta dopo sbarchiamo a Yalova, cercheremo di fare quanti più chilometri possibile prima di buio. Viaggiamo spediti  fino a Bursa che è la quarta città della Turchia, ma un ingorgo pazzesco ci inghiotte e verso le 21.00 (ormai il buio è già arrivato!) troviamo un albergo a Karacabei. 







Smontare i bagagli dalle Vespe con mezzo paese che ci guarda mette proprio a disagio, ma come sempre i turchi si dimostrano simpatici e affabili!! Lo stomaco a questo punto brontola e senza nemmeno una doccia (la faremo dopo) andiamo a cena in un bel ristorante con Mustafà dove ci attendono una sfilza di pietanze sfiziose (ricordo con piacere alcuni piatti a base di melanzane...slurp!). 
Anche 'stavolta solo ayran da bere e niente birra o vino!





Dopo il ponte...siamo in Asia!
Bambini a Karakabei
   Ho usato troppe volte a sproposito la parola "viaggio". In realtà questa è soltanto la nostra piccola vacanza, sono le nostre agognate ferie dopo un anno di lavoro!! Ma quanti incontri in pochi giorni, quanti saluti, quanti sorrisi, quante strette di mano, GULE GULE  e thé offerti! Non lo neghiamo, in certi momenti ci siamo sentiti dei Micro-Bettinelli!! Percorrere le stesse strade che hanno portato lui a mete ben più ambiziose ci inorgoglisce! Abbiamo con noi un suo libro; Brum Brum, che ogni tanto sfogliamo e se lui mi permette, credo non se ne avrà a male, vorrei citare uno dei passi che preferisco perchè dopo una giornata come questa ci "casca proprio a fagiolo"!!

"Rimango altre quattro ore in sella, e guido finché il sole è già quasi al tramonto, secondo una sana abitudine che da tempo ero costretto a perdere, prima di fermarmi in un villaggio qualsiasi per passare la notte. è una delle sensazioni che ho sempre amato di più, e che così spesso mi ha dato l'illusione di essere libero e padrone della mia vita: quel grappolo di minuti dalla consistenza indefinibile, quando non è ancora buio e non è più giorno, e tu entri in un posto che non hai mai sentito nominare, con la consapevolezza che domani sarai già lontano, e che per altri mesi, per altri anni, per altri grappoli di minuti della stessa intensità continuerai ad allontanarti, assecondando il dipanarsi di una matassa il cui filo ti si srotola tra le mani senza farsi accorgere, e finisce dall'altra parte del mondo".  G. B.

Che ne dite?!! Forte Giorgio vero?!! Vi consiglio anche "Rapsody in Black", il suo ultimo libro che ho appena finito di leggere!
Ripartiamo da Karacabei e quella che ci attende la chiameremo poi "la giornata del tè"!! Questi turchi non finiscono di stupirci per la loro gentilezza!! Si saranno messi tutti d'accordo per farci sentire come a casa nostra?! In queste zone poco frequentate dai turisti  non capita spesso di vedere stranieri su due ruote e la sensazione è quella di suscitare molta simpatia, sopratutto per le nostre vespe "bardate" in modo buffo!! Oppure questo è il loro modo di fare sempre e con chiunque?!! Anche noi a dire il vero per tutto il tour Grecia compresa, ci siamo comportati con estrema simpatia con tutte le persone incontrate. Non certo per un finta e ruffiana convenienza ma perché "questo" è proprio il nostro modo di essere, con il sorriso "vero" perennemente stampato in faccia anche nei momenti di stanchezza estrema! Mi sto ripetendo ma stiamo facendo una cosa che ci piace da matti e non possiamo non darlo a vedere!!! Ci sentiamo coreografici, simpatici e a momenti veramente comici, ce lo dicono le vere e proprie risate che fa qualcuno al nostro passaggio!! A noi va bene così e salutiamo cordialmente!! Emh...scusate probabilmente mi sono intrigato, ma non riesco a descrivere a parole il senso di benessere provato nello stare ogni giorno per strada senza una meta precisa!


Prima della partenza il tè numero uno ci viene offerto nel  locale di fronte al fornaio. A Susurluk secondo e inaspettato tè offerto dai giovani benzinai/e. A Balikesir ecco il terzo chay durante un breve giro in città alla ricerca di adesivi con bandiera turca, ci è offerto dal gentilissimo ferramenta di fronte al quale abbiamo parcheggiato le vespe! Non solo, ci invita in negozio e ci mostra la sua collezione di modellini d'auto e infine ci regala una bandiera del suo paese....che grande gesto!!!! Siamo commossi, imbarazzati e non sappiamo come ricambiare!!!!!!!


Anche oggi il cielo grigio autunno della mattinata diventa blu Egeo in poche ore. Ci stiamo avvicinando al mare passando Edremit e arrivando ad Ayvalik. Strada facendo durante la sosta in un'area pic-nic, un signore con famigliola al seguito, tre bimbi e moglie velata, forse viste le nostre pessime condizioni viene a salutarci e ci regala un pacchetto di salviette umidificate profumate al limone!!!! Ormai non ci stupiamo più, in pochi giorni il giudizio sui turchi non può che essere lusinghiero!!! Il breve passaggio in questa zona della Turchia forse è solo la prova generale del più ambizioso desiderio di arrivare in Cappadocia un giorno.
Ad Ayvalik fa un caldo impressionante, arriviamo con le braccia bruciate e facciamo una sosta pranzo. Purtroppo è il momento di prendere una decisione su dove andare. Se ci spingiamo a sud oltre Izmir, rischiamo di rimanere incastrati in qualche isola greca come Kos o Rodi, e non avendo prenotato niente l'idea di farci nuovamente il tratto via terra per giungere a Igoumenitsa entro il 18 Agosto non ci alletta affatto!! Dopo una settimana di spostamenti continui ci meritiamo un po' di riposo tutto sole e mare, così seguiamo il consiglio datoci da Tasos in quel di Kavala e andiamo a Lesvos!! Shopping finale per consumare le ultime lire,  formalità doganali al piccolo porto e al tramonto giungiamo a Mitilini capoluogo dell'isola! Unica nota dolente il prezzo esagerato del biglietto: circa 60 euro per la sola andata in un tratto di mare simile a Piombino-Portoferraio, poco più di un'ora!!


Lesvos si dimostrerà un isola dai molteplici aspetti, vita notturna piuttosto moscia che a me va benissimo ma al Branda invece va stretta!! C'è comunque da divertirsi, ma non aspettatevi robe tipo Ios o Mikonos!!
Le spiagge non eccezionali, ma a cercare bene si scovano dei piccoli paradisi, l'importante è allontanarsi dal capoluogo Mitilini! Turisti stranieri pochissimi e tutti concentrati in zona Molivos e Eresos. Italiani quasi introvabili, solo noi e il mitico Angelo di Milano. Con lui personaggio vulcanico e simpaticissimo noto nel capoluogo lombardo per essere il proprietario della famosa "Osteria del Treno", abbiamo passato la prima e l'ultima sera!! Il 15 Agosto assistiamo ad un impressionante pellegrinaggio da tutti i paesi costieri verso Agiasos, paese montano all'interno dell'isola! Un vero spettacolo con  persone di tutte le età che camminano per ore fino a giungere stremati alla meta....altro che vespa!!!


Ci sarebbero molte altre cose da raccontare su Lesvos, isola che alla fine ci lascerà un ricordo piacevolissimo sopratutto per la gente, in primis pope Ioannis che ci ha quasi adottati!! Ci ha trovato l'appartamento e ci offriva qualcosa nella sua canonica e nel suo giardino ogni volta che ci vedeva passare!





Ma questa è vacanza e forse non interessa più di tanto. L'abbiamo girata in lungo e largo percorrendo centinaia di chilometri (alla faccia del riposo!!), siamo in Grecia ma la Turchia è sempre presente, la vedi di fronte a pochi chilometri e ci rammarichiamo di non esservi rimasti qualche giorno in più e non esserci spinti oltre. Il 16 Agosto alle 22.00 la motonave Samotraki salpa con noi e le nostre vespette al suo interno, fa scalo a Hios e l'indomani ci scarica al Pireo...sob!! Dal Pireo andiamo veloci fino a Thiva a trovare i genitori della nostra amica Lukia, poi un rapido salto a Delfi e la notte siamo in un hotel osceno a Nefpaktos (Lepanto). Il 18 è in pratica l'ultimo giorno ma i km da percorrere sono ancora tanti e ci permettono di fare i turisti strada facendo! Andirio, Messolongi, Etoliko e splendida strada costiera che ci porta fino a Vonitsa passando di fronte a Lefkas. Un ultimo bagno a nord di Preveza, una sosta alla splendida Parga e a mezzanotte salpiamo da Igoumenitsa verso Ancona. Fine del tour!
Molte località greche le avevo già visitate nel 2002 durante il giro in solitaria, ma le rivedo adesso con piacere e occhi diversi sopratutto per essere oggi in compagnia grande Branda, che apprezza e rimane meravigliato ad ogni sosta!






Il grande Branda ha svolto un ruolo fondamentale, durante tutto il giro non ha mai manifestato segni di insofferenza ma un costante e contagioso entusiasmo. Si è posto verso gli altri come nessun altro che conosca attirando subito la simpatia di perfetti sconosciuti! Ha sbrigato pratiche noiose, cercato hotel e contrattato con gli albergatori come un viaggiatore navigato e trasmesso a me un senso di sicurezza e la sensazione che in qualche posto sconosciuto ci fossero sempre degli amici ad attenderci! Da non vespista è stato lui a lanciare l'idea di questa piccola grande avventura vi sembra poco?!!

Branda sul mare di Marmara e l'addetto con cui ha subito fatto amicizia!


Questo semplice racconto non ha nessuna pretesa, ma se la sua lettura susciterà anche il minimo desiderio di partire, beh....sarà per noi una grandissima soddisfazione!! Andate ragazzi, on lasciate piccoli e grandi sogni incompiuti perché non c'è cosa più bella del vedere uno spicchio di mondo dalla vostra VESPA!!

Scerpe e il ferramenta di Balykesir!

E a questo punto per concludere in bellezza ci metterei un altro pezzo tratto dal libro di Bettinelli!

In uno di questi motel, dalle parti di Bowling Green in Ohio, incontro tre ragazzi pieni di frange sul giubbotto, toraci villosi e tatuaggi, pantaloni di pelle e stivaletti a punta, che stravaccati sulle selle concave delle loro Harley Davidson si fanno quattro sane risate all'indirizzo mio e di Santa Maria ( la vespa del Giorgio! ) quando mi vedono parcheggiare sulla ghiaietta del cortile in cerca di una camera; mi chiedono da dove vengo con that thing e non mi credono quando parlo del Sudamerica e del coast to coast da New York; si guardano tra loro beffardi, mi fanno domande più per mettermi in imbarazzo che per stare a sentire le risposte, e insinuano che gli sticker degli sponsor li può benissimo fare chiunque col computer. Dubitano di me d'acchito e gratuitamente, mettono in mostra sufficienza e disinteresse, e quando ci ritroviamo al ristorante per la cena non mi invitano al loro tavolo, anche se eravamo gli unici quattro motociclisti nel raggio di chilometri, e socializzare sarebbe stato il minimo. Ma conosco già in tipi; ti trattano con sarcasmo e ti evitano per il semplice motivo che stai facendo tranquillamente una cosa della quale nei loro pub avranno parlato si e no mille volte di fare, con enfasi e colpi di grancassa; e invece sanno già che non faranno mai. Per un attimo sono quasi tentato di mostrargli il libro di fotografie che viaggia con me nello zaino, o i ritagli dei giornali con le interviste in un bel po' di lingue e almeno dieci alfabeti diversi, poi ricorro al mio amato "sticazzi" e addento con appetito un hot-dog gonfio di senape.   G. B.
                                           Ciao da Scerpe e Branda!

Molivos

















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